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mercoledì, agosto 23, 2006

A volte ritornano...

Siccome molte riviste di moda hanno il vizio, secondo me, di parlare alla rinfusa di tutte le tendenze in corso senza mai riuscire a riassumere in poche parole come ci si vestirá nei mesi a venire, ho pensato di avvalermi del dono della sintesi e dedicare un breve post su questo argomento. Anche perché, ahimé, l'estate sta ormai per finire! Tra le parole chiave della moda in arrivo per il prossimo autunno/inverno ho scelto le seguenti: modernismo, anni 80' e oro. L'associazione viene spontanea: certo non si tratta di vero e proprio vintage, ma é pur sempre il passato che ritorna, rivisitato in salsa contemporanea. D'altra parte, vintage é bello anche quando mischiato alle idee contemporanee. Volevo quindi rendervi partecipe delle ultime tendenze in questo senso, cosí se ancora siete titubanti nei confronti del vintage piú puro vi potete lasciar andare e magari cercare (e trovare!) alcuni dei pezzi chiave di questa stagione nei fondi dell'armadio (vostro o della mamma, poco importa).

Lo stile modernista (qui sopra, un modello Balenciaga) si rifa al minimalismo degli anni 50': forme a trapezio, tuniche e cappottini dalle forme arrotondate (sembra vada molto forte la forma 'a uovo'). Gli anni 80' ritornano invece con tubini, spalline e bustini sexy, scolpiti in colori elettrici - soprattutto blu, giallo e fuxia. E infine l'oro, stemperato in materiali quali lame, satin and sequins. Sgargiante e prorompente come nelle disco anni 60', si ritrova anche negli accessori come giá era capitato l'anno scorso. Io preferisco l'argento, che quest'anno si vede poco o niente se non come grigio, scelto quest'anno da diversi stilisti.












Sinah Stanic & YSL-->




venerdì, agosto 18, 2006

Scissorland

L'altra sera su Channel Four ho beccato per caso un'entusiasmante performance dei Scissor Sisters con il loro nuovo singolo "I Don’t Feel Like Dancin". Non potevo non rimanere abbagliata dai scintillii del lamè dorato di Jake Shears: inevitabile il pensiero a Beyond Retro e alla dedica di un bel post a questo gruppo newyorchese, espressione viva e vegeta del vintage modaiolo e musicale.


Non so in Italia, ma qui in UK i Scissor Sisters (il nome in slang indica le lesbiche) vanno forte: musica brillante che prende un chiaro spunto dal glam rock della fine degli anni 70'. Viene da pensare a David Bowie, Roxy Music e Tony Manero. Pare che dal vivo offrano un vero e proprio show, un cabaret più che un concerto, anche per la loro straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico con ironia ed un pizzico di genuina aggressività.
Ma è sul loro stile che mi vorrei soffermare: WOW! Un look revival che rimanda al teatro burlesco ed allo stesso tempo all'opera rock. Costumi per disco-edonisti. Non a caso il loro ammiratore Sir Elton John - stanco di vedere in giro piercing e tatuaggi - li ha scelti come modello nel suo appello agli artisti di oggi a sistemare il loro look e ad ispirarsi agi artisti inglesi degli anni Sessanta e Settanta (Queen and The Who su tutti). Ho scovato anche un interessante saggio femminista che vede il gruppo - ed in particolare Ana Matronic - come il simbolo di una cultura popolare che cerca di tornare al passato (in particolare alla New York pre 11 settembre) da un punto di vista sociale e sessuale, sovvertendo i concetti più tradizionali di famiglia, sessualità, identità sessuale.
Tra i loro designer preferiti ci sono Laura Dawson, Heatherette (fantastici) e Zaldy, il braccio destro di Gwen Stefani e della sua L.A.M.B. Ma pare anche che Mr Dior abbia iniziato a regalargli alcune delle sue creazioni più sfavillanti e retro.
Oltre a trovare a loro modo chic e trendy le mise dell'affascinante Ana Matronic (nella foto), mi piace l'ironia camp che sprigiona dalle loro acconciature e degli accessori, l'allegria della loro musica così adatta per una festa a tema fatta di zatteroni, boa e luci stroboscopiche... I Scissor Sisters sono Jake Shears (voce), Paddy Boom (batteria), Del Marquis (chitarra), Ana Matronic (vocalist) e Babydaddy (polistrumentista). Il loro nuovo singolo esce il 4 settembre. Il 16 suoneranno per beneficenza a Trafalgar Square. Per l'occasione sembra abbiano già ordinato 10,000 boa e cappellini da regalre al pubblico. Se passate per Londra non fatevi sfuggire il disco party!



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lunedì, agosto 14, 2006

Vedo Rosso


Dicono che il rosso è il colore della passione, che stimola grinta e movimento, è associato all'erotismo ed al potere. Sembra addirittura che stimoli il metabolismo e migliori l'umore. Solo ultimamente mi sono resa conto di quanto mi piaccia il colore rosso. Attualmente ne sono circondata e amo circondarmene. In casa ho tende rosse, idem per tovagliette e sottobicchieri. Ho diversi vestiti rossi e quando li indosso mi fanno sentire parecchio bene. Non mangio molta frutta - ahimè - ma in quelle poche occasioni prediligo la frutta rossa...fragole, ciliege e lamponi mi fanno impazzire. Inoltre è da ormai diversi anni che mi tingo i capelli di rosso, un bel rosso deciso e fiammante! Peccato che dopo qualche lavaggio si trasformi in un rame molto più sbiadito: dal pomodoro alla carota insomma... Infine, ritengo che il rosso stia bene a tutte quante: bionde, brune, rosse, magre e rotondette (discorso non valido per il make up: le labbra rosse se le possono permettere in poche). Anche nel fantastico mondo vintage, il rosso va forte. Lo associo soprattutto ad abiti anni 50', cappottini ed accessori.
L' abito nella foto, non a caso, fa molto Signora in Rosso. Il corpetto è di satin, la gonna - lunga quanto basta -di chiffon. Sulla schiena, una bella scollatura a V: sexy, non aggressivo ma certamente determinato. Lo vedo perfetto per un cocktail party all'aperto.
Per un tocco di rosso anche in cucina invece ho scovato questo delizioso copri-toast. Voi direte: a cosa serve esattamente? A niente, ma dico io: perchè oltre a ricoprire il divano, il tavolo o il letto non iniziamo a coprire anche i piccoli elettrodomestici soprattutto se non sono proprio l'ultimo modello in circolazione? Il copri toast in questione e' di un bel rosso fragola e decorato da piccoli frutti di plastica. Veramente carino, lo trovate qui. Aspetto le vostre opinioni sul rosso, chi lo ama e chi lo odia, e ricordate che rosso di sera bel tempo si spera...


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domenica, agosto 13, 2006

Definiamoli


A molti le definizioni non piacciono. Personalmente, le trovo particolarmente utili soprattutto quando aiutano a capire (ed è questa d'altra parte la loro funzione originaria!), mentre le considero limitanti quando sfociano in una immobile categorizzazione, spesso e volentieri fine a sè stessa.
Voglio definire il vintage ed il retrò. Voglio essere sicura che chi legge sia in grado di capire di cosa si sta parlando e che parta da questa conoscenza di base per elaborare poi la propria definizione personale, ispirati dalla realtà ed allo stesso tempo stimolati dalla fantasia. Mi affido allora a Wikipedia, dove scopro che il termine "vintage"
coniato inizialmente per i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, è poi diventato sinonimo della espressione d'annata. In genere, gli oggetti sono chiamati Vintage quando, pur essendo di produzioni antiche, conservano funzionalità/caratteristiche/fascino superiori ad oggetti moderni.

Mi piace!
"Retrò" è invece l'abbreviazione di retrospettiva. L'aggettivo è solitamente utilizzato in un'accezione positiva, applicato ad oggetti particolarmente attraenti che appartengono o richiamano un passato più o meno lontano. Nell'ambito della moda, si parla spesso di Stile Retrò o Retrò chic. Esiste persino la retrofilia, un vero e proprio culto per gli oggetti del passato!

E dalle definizioni, passo come sempre ad una visione più sconnessa e personale. Per me vintage è classe, passato, l'odore dell'armadio della nonna, chitarre, ricerca, ironia. Retrò è Francia (?!), colori, radio antiche, carta da parati, calore, personalità, dettagli. Il passato che ritorna, sempre. E voi, qual è la vostra definizione? Cosa scaturisce in voi parlare di 'vintage' e di 'retro'? Spazio ai vostri brainstorming!!

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sabato, agosto 12, 2006

Beyond Retro


...ossia il paradiso della moda vintage. Lo trovate (per ora) a Londra e a Stoccolma. Si tratta di un vero e proprio magazzino che ospita le collezioni vintage di tutto il mondo, a prezzi da outlet. La convenienza è stata finora garantita dalla secretezza del luogo: non sono in molti a conoscerlo, ma di sicuro i pochi eletti sono di qualità. Comprendono stilisti, giornalisti di moda, modelle. Ed anche comuni mortali, come me.
Trovo particolarmente eccitante cercare l'ispirazione nella moda del passato, nel glamour raffinato degli anni 50' o nel trash decadente degli anni 80'. Scovarla, reinterpretarla o semplicemente ammirarla e proiettarsi in un'altra epoca. Ma il vintage non è soltanto moda. Andare Beyond Retro è un andare oltre. Spaziare, anche se comunque la moda sarà il filo conduttore dei miei post. Insieme alla scoperta di luoghi, persone, sensazioni "vintage".
Welcome to Beyond Retro!


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